sabato 27 aprile 2013

Le Invasioni Digitali alla Cripta di San Biagio!


La locandina dell'invasione sanvitese.

Succede che (come spesso accade in rete), qualcuno lanci un’idea, che l’idea piaccia molto e che si diffonda in maniera virale: è quanto accaduto all'iniziativa Invasioni Digitali, nata da Fabrizio Todisco, in collaborazione con la Rete di travel blogger italiani di #iofacciorete, Officina turistica, Instagramers italia e l’Associazione nazionale piccoli musei, che, con un’ottima intuizione, ha pensato bene di lanciare una pacifica invasione dei luoghi d’arte, dei musei, dei beni culturali magari non valorizzati come meriterebbero.
E l’Italia intera è stata occupata dagli invasori che, al grido di #liberiamolacultura, hanno dato il via ad un nuovo modo di rapportarsi alla cultura e ai suoi luoghi di riferimento.
Foto, video, interviste in quantità industriale sono state finora già postate sui vari social network, articoli su blog e testate online, e non solo: a quanto pare, se è forse vero che ancora in Italia con la cultura non si mangia nel senso materiale del termine, è pure vero che siamo in tanti gli affamati di cultura.
Per quanto mi riguarda, ho aderito immediatamente al manifesto delle invasioni, ma, non avendo molto tempo a disposizione, avevo inizialmente un po’ messo da parte l’idea di organizzarne una. Poi il tempo passava e vedevo che la mappa di google sulla homepage delle invasioni si riempiva sempre più di cerchietti rossi e quando ho visto che arrivavano anche qui vicino, ho avuto una sorta di “scatto d’orgoglio” e mi sono decisa: ho parlato con l’assessore competente ed ho chiesto il permesso di invadere quello che ritengo il più importante bene culturale del territorio sanvitese, la Cripta di San Biagio!
E immediatamente si sono aggregati altri gruppi, desiderosi di partecipare a questa iniziativa: le associazioni DateciStrada amici della bicicletta, Aeneis 2000, Arcobaleno, Terranostra, I396,  Bici Club San Vito dei Normanni – Team Tartarughe e la Cooperativa Paideia.
Perché San Biagio, immagino mi chiederete: perché innanzitutto, avendo studiato storia dell’arte all’università, mi è capitato di affrontare un tomo di arte bizantina per l’omonimo esame e di averci trovato dentro proprio questo meraviglioso sito, cosa che all’epoca mi aveva riempito di orgoglio campanilistico (e mi piacerebbe che come me tutti i sanvitesi fossero orgogliosi di questo bene).
Però (un però c’è sempre), non sono mai riuscita a visitarla fino a poco più di un anno fa, quando ci ho portato in visita le mamme di un progetto PON a cui stavo lavorando: quando finalmente siamo riuscite ad entrare nella grotta, ho avuto quasi una sorta di “sindrome di Stendhal” perché non mi aspettavo tanta bellezza concentrata in un luogo così piccolo!
Dopo un respiro profondo ho potuto ammirare le scene raffigurate sul soffitto e sulle pareti, Il Cristo Pantocratore che ti osserva dall’alto, le scene dell’Annunciazione, della Fuga in Egitto, della Presentazione al Tempio, dell’Ingresso di Gesù in Gerusalemme e mi sono chiesta com’è possibile che questo luogo non sia meta di un pellegrinaggio continuo di turisti.

La risposta è abbastanza facile, purtroppo, in un paese come l’Italia che possiede un numero sconfinato di beni culturali e non riesce ancora a valorizzarli come meritano, anzi spesso lascia che si deteriorino: non si studia la storia dell'arte, considerata una materia secondaria e in via di estinzione; manca una visione della cultura come motore di sviluppo sociale e, quindi, economico; manca una giusta idea della conservazione abbinata alla valorizzazione; mancano le persone giuste al posto giusto, se è vero (com'è vero) che nel settore culturale l'Italia rimanda indietro la maggior parte dei fondi europei per mancanza non di idee progettuali ma di persone che sappiano scrivere i bandi all'interno degli enti preposti!!!
Punto di partenza sarebbe quello di cambiare ottica e non considerare più i nostri beni come petrolio da consumare ma come capitale relazionale da far fruttare in tutti i settori della nostra vita e quindi anche dell'economia. 
E allora, partiamo noi dal basso: domattina andiamo ad invadere questa meraviglia italiana, fotografiamola, postiamo le nostre foto su facebook, twitter, instagram, pinterest, insieme ai tag #invasionidigitali e #CriptadiSanBiagio affinché tutto il mondo della rete sappia cosa abbiamo in casa nostra e magari qualcuno possa essere incuriosito a venire a visitarla!
L’appuntamento è alle 11 direttamente in Contrada Jannuzzo e, per chi volesse fare una pedalata, c’è un gruppo in bicicletta che si incontra nel piazzale dell’Ex Fadda alle 9,30 circa per partire insieme alle 10. Massima puntualità e buona invasione!


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