Una buona idea quella del Consorzio Produttori vini di Manduria che ha
organizzato per il 21 aprile una giornata dedicata ad operatori turistici al
fine di illustrare la propria offerta enogastronomica integrata: Primitivo Wine Tour
Day, l’hanno denominata giustamente, data l’importanza del loro prodotto
più rilevante, il primitivo di Manduria, nell’economia e nella vita sociale
della zona.
Vino dalla corposità notevole,
per decenni utilizzato per tagliare i leggeri vini del nord Italia, poi dagli
anni ’80 circa del secolo scorso finalmente valorizzato come vino dal suo
precipuo valore enologico, il primitivo è ormai rappresentativo del territorio
in cui si produce: è ormai diventato un
marchio, oltre che una DOC e DOCG, territoriale.
Il consorzio produttori ci ha
accolto, una sessantina di persone circa, nella sua splendida cantina che conserva
pezzi interessanti di storia contadina, organizzando una giornata perfettamente
scandita in momenti di visita, degustazione e uscite.
Ci hanno raccontato chi sono, che
sono operativi da oltre 80 anni, che accolgono gruppi anche piccoli, ai quali
propongono la visita del loro Museo
del primitivo nelle vecchie cisterne sotterranee, le degustazioni più o
meno “rinforzate”, grazie alla presenza di una cucina interna alla struttura
che consente anche di allestire dei veri e propri buffet, e, momento di
sinergia molto interessante, le escursioni che è possibile effettuare grazie
alla collaborazione dei partner sul territorio: il parco naturale Salina dei Monaci, i gruppi
cicloturistici Apulia Activa
e Astrolabio Slow Tour,
l’associazione Profilo Greco che si
occupa delle visite guidate nel centro storico, nel parco archeologico e anche
nell’area protetta e l’associazione I
Tipici di Puglia che raccoglie e promuove le eccellenze del territorio
pugliese.
Un insieme di professionisti,
giovani ed entusiasti, che davvero fanno rete per la promozione territoriale, altro
che chiacchiere!
Dopo la visita al Museo, un
incredibile labirinto sotterraneo che consente di immedesimarsi in quella che
era la vita dei nostri nonni in un tempo non troppo lontano, la visita alla
cantina con spiegazione dettagliata del processo produttivo che porta dal
conferimento delle uve da parte dei soci alla chiusura del ciclo con
l’imbottigliamento del vino, che resta a riposare qualche mese prima di essere
messo in commercio.
E finalmente un assaggio dei vini
di punta della cantina, abbinati a proposte gastronomiche nient’affatto
scontate: il grano saltato con la cipolla, fenomenale, e la purea di fave con salsina
di cipolla e crostini fritti. Qualche fetta di caciocavallo e mozzarelline dell’Azienda agricola Stella ed era tempo di dolci: mela cotta con uvetta e
cannella e leggerissimi dolcetti alle mandorle.
Nel frattempo ogni vino, Lirica, Memoria, Elegia, Madrigale, era
presentato con maestria dalle sommelier del consorzio, che, insieme ad Anna
Gennari, l’instancabile responsabile comunicazione, portano avanti le attività
di questa realtà produttiva.
A questo punto erano previsti i tour
pomeridiani, peraltro avevo scelto quello alla Salina, ma avevo da lavorare e
non mi è stato possibile trattenermi: dalle foto pubblicate da altri
partecipanti, però, mi pare di capire che la scelta sarebbe stata
azzeccatissima…sarà per un’altra occasione. Intanto mi fa piacere segnalare
questa interessante realtà che mi ha positivamente impressionato.
W il vero marketing territoriale!