Il Sasso Barisano dal belvedere |
Non ero mai stata a Matera (che vergogna!), per cui ho
colto al volo l’occasione offertami dalla presenza del Festival of Festivals
e mi sono catapultata in questo paradiso perduto…
A parte l’essermi inavvertitamente imbucata con gran disinvoltura nel
rinfresco sbagliato (ops..!), posso dire di essere stata completamente rapita
dal meraviglioso paesaggio scavato nella roccia: ho immaginato lo svolgersi
della Via Crucis nelle varie stazioni, in quello che deve apparire come un vero
presepe vivente.
Il sasso caveoso |
Ma quel che più mi ha impressionato è il lato non
urbano, la zona collinare del Parco della Murgia Materana, scavata dal torrente
che un tempo doveva essere di proporzioni decisamente più imponenti e di cui
ora si sente solo il sussurrare sommesso e continuo, nel silenzio irreale nel
quale lì tutto è sospeso…
Il torrente Gravina di Matera |
La Murgia |
Mi sono ripromessa di tornarci quanto prima e di
andare ad esplorare i luoghi in cui Mel Gibson ha girato “The Passion”.
Voglio tornarci anche per il Musma, il Museo della Scultura Contemporanea, Palazzo Lanfranchi e la Fondazione SouthEritage per l'arte contemporanea, che non ho potuto visitare per "incompatibilità di orari".
E soprattutto, a questo punto, spero davvero che la
città riesca a raggiungere l’obiettivo per cui sta lavorando alacremente un
comitato appositamente costituito, cioè quello di essere individuata come Capitale Europea della Cultura nel 2019: sarebbe davvero un bel risultato!
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