Colonnato del Castello Episcopio |
L’estate,
si sa, è tempo di eventi, e di gran tendenza negli ultimi anni sono i percorsi
enogastronomici organizzati più o meno dovunque: qualche settimana fa ho
partecipato con piacevole sorpresa al Boccondivino, a Carovigno, e subito dopo
ho ricevuto un appetitoso invito per la quarta edizione di Vino è… musica!
a Grottaglie.
Proposta
alla quale non si poteva dir di no, anche perché la location è ad alto tasso
artistico e il tutto includeva anche una mostra particolarmente interessante.
Sicché
siamo partite in due, io e la Cuoca come sempre, alla volta della città delle
ceramiche e ci siamo inerpicate fin sulla cima della collinetta dove svetta il
Castello Episcopio, che ospitava l’inaugurazione della rassegna enogastronomica
(vabbè, più eno che gastronomica, per la gioia degli appassionati del nettare
di Bacco).
A parte
corti, colonnati e vasellame di ogni genere che imperano solitamente,
Grottaglie ha visto per due sere trasformarsi la via delle ceramiche in un fiume
di gente: degustazioni, concertini e botteghe aperte in ogni angolo hanno
invogliato turisti e residenti ad affrontare la calura estiva per ritrovarsi in
un conviviale abbraccio alla città.
Era
tantissimo tempo che non visitavo Grottaglie e via Crispi mi ha piacevolmente
sorpreso, tra i colori caldi delle ceramiche e le grotte nelle quali le
botteghe sono ubicate.
Alcune botteghe di ceramica. |
Non amando
molto gli stereotipi, ovviamente mi sono invaghita di vasellame “di scarto” (si
fa per dire): piatti piani apparentemente usati che non sono riuscita a
comprare perché la bottega era l’unica che avesse deciso di chiudere alle 21…e
pensare che avevano anche adornato la tavola dell’ultimo film di Alessandro Preziosi
in Puglia (o almeno così me l’ha venduta la proprietaria…)!
Il mio
momento clou è stata però la visita a Casa
Vestita, un’antica dimora che al suo interno ospita uno dei più bei giardini
segreti che mi sia capitato di visitare, e che accoglie mostre temporanee
dedicate appunto alla cultura della ceramica grottagliese: per tutto il mese di
agosto vi è allestita la mostra Cotture -
Ceramica da fuoco in Puglia, curata dall’archeologo Simone Mirto, ricca di
fantastici reperti storici, che hanno fatto la gioia della Cuoca!
Alcuni pezzi in mostra. |
Avvolta
tra colonnati e otri di tutte le misure, sono rimasta incantata prima dal
pavimento antichissimo recuperato durante i lavori di restauro, poi dalla cripta
bizantina, risalente al XIII secolo, custodita all’interno della struttura.
La cripta bizantina. |
Sotto la guida del proprietario, Cosimo Vestita, abbiamo potuto ammirare tutte
le meraviglie custodite in questa fantastica abitazione, che affianca l’omonima
bottega, fino ad arrivare alla terrazza, per la prima volta aperta al pubblico
per l’occasione.
Vista dalla terrazza. |
Proprio
qui, in tarda serata, abbiamo potuto seguire un mini corso di degustazione vini,
sotto la sapiente guida di Salvatore De
Lio, Direttore di Enoteca Italiana, che ci
ha condotto attraverso la storia ed il gusto dei territori della Puglia, facendoci
degustare quattro vini accompagnati da altrettanti prodotti tipici: il Vino
Spumante di Qualità Brut Rosè Metodo Classico della cantina Polvanera di Gioia
del Colle (Ba) accompagnato dalle cozze tarantine della Cooperativa Mytilus Tarenti di Taranto; il Puglia
I.g.p. Fiano “Kimia” 2012 delle Tenute
Chiaromonte di Acquaviva delle Fonti (Ba),
accompagnato dalle friselline del panificio L'Albero di Alessandro di Grottaglie
e dall’olio extravergine d’oliva dell’Azienda Agricola Lillo di Tuturano; il Tarantino
I.g.p. Rosato “Anima Rosa” 2012 dell’azienda
Vigne Monache di Manduria
abbinato al Capocollo di Martina Franca dell’azienda Li Camennere di
Grottaglie; per chiudere col Primitivo di Manduria D.o.p. 2009 dell’azienda
agricola Attanasio di Manduria,
abbinato al Caciocavallo dell’azienda agricola Olivaro di Maruggio.
Il mini corso di degustazione. |
Da
degustatrice selvaggia, che non aveva mai affrontato in maniera seria la
conoscenza dei vini, devo dire di essere rimasta piacevolmente affascinata al
punto da voler approfondire ulteriormente il discorso…nel frattempo mi preparo
sul libricino che ci è stato omaggiato, dal titolo, per l’appunto: “Il Vino
impariamo a Conoscerlo”. Che suoni come un monito?!
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