I Giardini di Pomona |
Sono rientrata in Puglia nel
maggio 2007, stanca di girovagare in lungo e in largo per la penisola e
desiderosa di realizzare qualcosa di mio nella mia terra, dove sono le mie
radici e dalla quale ero stata continuamente ed irrimediabilmente attratta nei quindici anni precedenti passati fuori.
Ho fatto un veloce resoconto
mentale e per immagini di quanto realizzato da quel momento ad oggi e, tutto
sommato, non è stata poca roba.
Convinta assertrice del fatto che
la bellezza e la risorsa fondamentale di questo territorio siano le peculiarità
del suo entroterra e in particolar modo l’ambiente rurale, a mio avviso
dall’incomparabile attrattività, ho iniziato da lì: dal pianificare gli interventi
per la canalizzazione delle risorse comunitarie in modalità strategiche sottolineando la necessità di convogliarle in questa direzione.
Uno dei ritratti di nati a San Vito (Foto G. Di Viesto) |
Sono poi passata alla valorizzazione
delle identità locali, nello specifico dal mio paese, San Vito dei Normanni, richiamandone
le radici più profonde
e innestandovi il seme dell’arte contemporanea.
"Maia 3" di Loredana Cascione per la mostra I.D.Entity |
Ho portato dei bambini di quinta
elementare a scoprire la natura attraverso una forma d’arte ad essa
strettamente connessa e a toccare con mano un grande progetto come Artepollino.
"Heart cinema" di Anish Kapoor, Artepollino. |
"Sky cleaner" di Ani Rapinoja, Artepollino. |
Laboratorio didattico artenatura. |
Acquerello realizzato da un allievo di 5° elementare. |
Acquerello realizzato da un allievo di 5° elementare. |
Ne ho condotti altri ad inventare
con frutta e verdura facce e forme artistiche, Arcimboldo-style, nelle scuole e nelle masserie
didattiche, all’interno di progetti di sviluppo ad esse dedicati.
Volto realizzato da allievo di 4° elementare. |
Realizzato da un partecipante al laboratorio didattico in Masseria Melillo. |
Ho cercato di creare un distretto
di valorizzazione turistica, precorrendo i tempi, visto che ora lo fanno tutti.
Ho presentato progetti, alcuni dei
quali rimasti inattuati per mancanza di risorse e quelli che ho realizzato non mi
hanno certo arricchito (semmai il contrario) economicamente.
E nel frattempo ho cercato di dare dignità
espressiva ad un bellissimo laboratorio di cucina partecipata che diversamente
sarebbe passato sotto silenzio, pur essendo nato molto prima che la smania per il
food dilagasse in maniera così smisurata.
Food Revolution Day 2013 del laboratorio di cucina di Casa Carbotti. |
Ho raccontato il sud, e non solo,
studiando i sistemi di valorizzazione territoriale e artistica che si andavano
trasformando in fondazioni.
Ho dato una mano a valorizzare i
nostri castelli chiusi, attraverso l’arte contemporanea.
E contemporaneamente ho provato ad
approcciare le nuove generazioni di restauratori al management culturale.
Dovrei essere contenta e invece...
...sarà la pioggia…
Proverò! ;)
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