domenica 11 agosto 2013

Grottaglie: vino, musica e la meraviglia della ceramica!



Colonnato del Castello Episcopio
 
L’estate, si sa, è tempo di eventi, e di gran tendenza negli ultimi anni sono i percorsi enogastronomici organizzati più o meno dovunque: qualche settimana fa ho partecipato con piacevole sorpresa al Boccondivino, a Carovigno, e subito dopo ho ricevuto un appetitoso invito per la quarta edizione di Vino è… musica! a Grottaglie.
Proposta alla quale non si poteva dir di no, anche perché la location è ad alto tasso artistico e il tutto includeva anche una mostra particolarmente interessante.
Sicché siamo partite in due, io e la Cuoca come sempre, alla volta della città delle ceramiche e ci siamo inerpicate fin sulla cima della collinetta dove svetta il Castello Episcopio, che ospitava l’inaugurazione della rassegna enogastronomica (vabbè, più eno che gastronomica, per la gioia degli appassionati del nettare di Bacco).
 
Vino, musica e ceramica nell'atrio del Castello!

A parte corti, colonnati e vasellame di ogni genere che imperano solitamente, Grottaglie ha visto per due sere trasformarsi la via delle ceramiche in un fiume di gente: degustazioni, concertini e botteghe aperte in ogni angolo hanno invogliato turisti e residenti ad affrontare la calura estiva per ritrovarsi in un conviviale abbraccio alla città.
Era tantissimo tempo che non visitavo Grottaglie e via Crispi mi ha piacevolmente sorpreso, tra i colori caldi delle ceramiche e le grotte nelle quali le botteghe sono ubicate.

Alcune botteghe di ceramica.

Non amando molto gli stereotipi, ovviamente mi sono invaghita di vasellame “di scarto” (si fa per dire): piatti piani apparentemente usati che non sono riuscita a comprare perché la bottega era l’unica che avesse deciso di chiudere alle 21…e pensare che avevano anche adornato la tavola dell’ultimo film di Alessandro Preziosi in Puglia (o almeno così me l’ha venduta la proprietaria…)!
Il mio momento clou è stata però la visita a Casa Vestita, un’antica dimora che al suo interno ospita uno dei più bei giardini segreti che mi sia capitato di visitare, e che accoglie mostre temporanee dedicate appunto alla cultura della ceramica grottagliese: per tutto il mese di agosto vi è allestita la mostra Cotture - Ceramica da fuoco in Puglia, curata dall’archeologo Simone Mirto, ricca di fantastici reperti storici, che hanno fatto la gioia della Cuoca!

Alcuni pezzi in mostra.
Le meraviglie di Casa Vestita

Avvolta tra colonnati e otri di tutte le misure, sono rimasta incantata prima dal pavimento antichissimo recuperato durante i lavori di restauro, poi dalla cripta bizantina, risalente al XIII secolo, custodita all’interno della struttura. 

La cripta bizantina.

Sotto la guida del proprietario, Cosimo Vestita, abbiamo potuto ammirare tutte le meraviglie custodite in questa fantastica abitazione, che affianca l’omonima bottega, fino ad arrivare alla terrazza, per la prima volta aperta al pubblico per l’occasione.

Vista dalla terrazza.

Proprio qui, in tarda serata, abbiamo potuto seguire un mini corso di degustazione vini, sotto la sapiente guida di Salvatore De Lio, Direttore di Enoteca Italiana, che ci ha condotto attraverso la storia ed il gusto dei territori della Puglia, facendoci degustare quattro vini accompagnati da altrettanti prodotti tipici: il Vino Spumante di Qualità Brut Rosè Metodo Classico della cantina Polvanera di Gioia del Colle (Ba) accompagnato dalle cozze tarantine della Cooperativa  Mytilus Tarenti di Taranto; il Puglia I.g.p. Fiano Kimia” 2012 delle Tenute Chiaromonte di Acquaviva delle Fonti (Ba), accompagnato dalle friselline del panificio L'Albero di Alessandro di Grottaglie e dall’olio extravergine d’oliva dell’Azienda Agricola Lillo di Tuturano; il Tarantino I.g.p. Rosato “Anima Rosa” 2012 dell’azienda Vigne Monache di Manduria abbinato al Capocollo di Martina Franca dell’azienda Li Camennere di Grottaglie; per chiudere col Primitivo di Manduria D.o.p. 2009 dell’azienda agricola Attanasio di Manduria, abbinato al Caciocavallo dell’azienda agricola Olivaro di Maruggio. 

Il mini corso di degustazione.

Da degustatrice selvaggia, che non aveva mai affrontato in maniera seria la conoscenza dei vini, devo dire di essere rimasta piacevolmente affascinata al punto da voler approfondire ulteriormente il discorso…nel frattempo mi preparo sul libricino che ci è stato omaggiato, dal titolo, per l’appunto: “Il Vino impariamo a Conoscerlo”. Che suoni come un monito?!

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